Bando stufe Regione del Veneto
La Regione del Veneto è impegnata a realizzare politiche ambientali finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria e ha adottato nel corso degli anni numerose misure volte al raggiungimento dei valori limite di PM10 previsti dalla Direttiva 2008/50/CE (recepita con D.Lgs n. 155/2010 e s.m.i.)
Tra queste, a supporto della sostituzione dei vecchi apparecchi di riscaldamento, così importante per la tutela della salute e della qualità dell’aria, vi sono i “bandi stufe” rivolti ai cittadini veneti per incentivare l’ammodernamento tecnologico dei generatori di calore a biomassa legnosa, su tutto il territorio regionale, al fine di contribuire alle riduzioni emissive di polveri sottili necessarie per rientrare nei limiti di qualità dell’aria.

Caratteristiche del bando 2023
Il bando assegna un contributo a fondo perduto ai cittadini residenti in Veneto che sostituiscono vecchi generatori di calore a biomasse legnose a servizio di unità immobiliari residenziali esistenti con generatori a biomassa legnosa di nuova generazione, di potenza termica nominale inferiore o uguale ai 35 kW, appartenente alle tipologie stufe, termocamini e caldaie, di classe 5 stelle [4 stelle in zona “Prealpi e Alpi] e con valori di particolato primario inferiori a 20 mg/Nm3, oppure con pompe di calore elettriche utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica.
L’impianto da sostituire deve necessariamente essere costituito da un generatore alimentato a biomasse (legna, pellet o cippato), con classificazione ambientale inferiore o uguale alle 3 stelle, secondo il DM 186/2017 oppure privo di classificazione.
I beneficiari dovranno aver già presentato al GSE, a partire dalla data di pubblicazione del Bando regionale, la richiesta dell’incentivo per la misura 2.B (impianti a biomassa) oppure per la misura 2.A (pompe di calore) del Conto Termico per il medesimo intervento di sostituzione di generatore a biomasse, e dovranno risultare assegnatari dell’incentivo stesso entro il termine di chiusura del bando medesimo.
Il contributo
Il contributo regionale sarà aggiuntivo rispetto all’incentivo erogato dal GSE con il Conto Termico e potrà arrivare a coprire la totalità della spesa giudicata ammissibile dal GSE. Il contributo sarà riconosciuto a fondo perduto, in co-finanziamento con l’incentivo conseguito con il Conto Termico per lo stesso intervento, e verrà quantificato in rapporto alla situazione economica familiare, in base alla dichiarazione ISEE 2023 e sulla base delle emissioni di Particolato Primario generate dall’impianto di nuova installazione.
Conto termico
Il Conto Termico è l’incentivo nazionale che promuove, con un contributo fino al 65 % della spesa, la sostituzione di vecchi generatori a gasolio, olio combustibile, carbone e biomassa, con apparecchi nuovi, dotati di moderna tecnologia a basse emissioni.
La pratica di accesso all’incentivo va effettuata sul portale web del GSE, accedendo al sito entro 60 giorni dalla data di conclusione dell’intervento, compilando e inviando la documentazione necessaria per l’ammissione all’incentivo.
